CATTURATO UN PERICOLOSO LATITANTE DELLA BIGENITORIALITÀ

quando lo schifo è così tanto

come si fa a non scrivere satire?

(Giovenale, mod.)

Con una brillante operazione condotta dalle forze speciali del Reparto cattura-bambini della Questura, coordinate da un giudice anti-bambini del Tribunale degli Orrori, è stato assicurato all’in-giustizia minorile un pericoloso latitante della bigenitorialità.

Dopo un sapiente lavoro di intelligence, grazie anche all’aiuto di becca-bambini opportunamente sguinzagliati sul territorio, e con l’ausilio di una decina di droni, le forze speciali hanno individuato il luogo dove il pericoloso latitante trascorreva le sue giornate.

In pieno assetto di guerra, armati di tutto punto con le armi della crudeltà, hanno circondato il covo dove si rifugiava il latitante, con una strategica operazione a tenaglia.

Dopo un assedio durato parecchie ore hanno avuto ragione della resistenza sua e dei suoi complici, e lo hanno catturato, conducendolo in un luogo segreto in regime di carcere duro (41Bis) dove non avrà più contatti con la sua famiglia.

Così ha deciso il giudice anti-bambini del Tribunale degli Orrori, nel nome di non si sa quale legge, forse al di sopra della legge medesima o del tutto fuori-legge.

Non è difficile prevedere che le resistenze del bambino saranno facilmente fiaccate dalla somministrazione di tranquillanti, anche questi dati in assenza di una legge che lo preveda e in violazione della costituzione:

Art. 32: Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.

Esiste una legge che preveda la somministrazione di tranquillanti a un bambino che non ne ha bisogno? Esiste una legge che preveda la psicoterapia per un bambino che non ne ha bisogno? Non si configura tutto questo come tortura?

PS

Questo è un articolo di satira. Ogni riferimento a fatti realmente accaduti o a persone realmente esistenti è puramente casuale e non voluto dagli autori.

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2 Risposte a “CATTURATO UN PERICOLOSO LATITANTE DELLA BIGENITORIALITÀ”

  1. Ciao,
    sono una mamma separata di un piccolo di soli 20 mesi. Sono molto incuriosita dal tuo blog perchè è in contrasto con tanti altri….Sin dall’inizio della mia separazione ho cercato chiarezza sul tema della bigenitorialità e della doppia residenza. Personalmente ritengo che sia difficile avere due “CASE” Ivolendo usare il termine nella sua espressione più vasta possibile, quindi non come luogo strettamente fisico ma come “luogo del cuore”. Mi sembra difficile pertanto che un bambino possa abituarsi ad un simile regime….questo era quello che mi dicevo dal profondo dell mio cuore.
    Leggendo gli altri blog dove non trovavo riscontri (lobbie patriarcale anche in internet?)mi sono chiesta cosa non andasse in me…Insomma, possibile che dopo anni passati a studiare( sono un medico anestesista) non riuscivo a comprendere le ragioni della bigenitorialità?..La vedo più come un obiettivo sicuramente difficile da raggiungere in una separazione conflittuale come la mia ma non certo un punto di partenza come crede il mio ex marito!!!!…Ora so di non essere matta….so che il mio istinto materno non sbagliava….Per questo grazie!!!
    …Domani ho una causa importante per il mio trasferimento…Comunque andrà mi hai offerto nuove energie per combattere il mostro che ho capito di aver sposato…

    1. Sì, questo blog è nato per fare una corretta informazione sul tema della bigenitorialità e per contrastare la disinformazione fatta dalle lobbies dai padri separati. Pensi che uno dei cavalli di battaglia di costoro per continuare a tormentare la ex-moglie dopo la separazione è una falsa malattia chiamata sindrome di alienazione parentale. In questo sito (http://www.alienazionegenitoriale.org/) può trovare ulteriori informazioni. Dovendo affrontare una separazione conflittuale è bene essere informate a agguerrite.

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