L’ESPERIENZA FRANCESE – III

brisset

Proseguiamo l’analisi dell’esperienza francese in termini di affido condiviso e residenza alternata riportando quanto scrive il terzo autore del libro del 2010, Pour ou contre la garde alternée?; si tratta della D.ssa Claire Brisset, che è stata per sei anni Défenseur des enfants, un incarico governativo equivalente al nostro Garante per l’infanzia; della sua esperienza la D.ssa Brisset scrive:

Durante il mio mandato (della durata di 6 anni non rinnovabili), ho avuto l’occasione di occuparmi concretamente della questione, e di altre, come quella di sapere se bisogna o no mandare a scuola bambini di 2 anni.

Trattando la residenza alternata, ho preso come punto di partenza il tempo del bambino: esso va da zero a tre anni ed è incomprimibile.
I più piccoli hanno bisogno di tre anni per uscire dalla «fase» bébé, un periodo essenziale. Si chiede a un essere incompiuto di imparare cose estremamente difficili, camminare, parlare, comprendere che lui stesso è distinto dagli esseri che lo circondano, in particolare da sua madre. Bisogna preservarlo e prendere tutte le misure possibili per aiutarlo in questo sviluppo per il quale non è possibile alcun ritorno.
Un bambino più grande può fare qualche ‘andata e ritorno’ con la sua storia, ma un bambino così piccolo non ha modo di concettualizzare ciò che gli arriva: può metabolizzare, trasformare, ma non ha né la distanza critica, né la capacità di ragionamento necessarie per analizzare gli avvenimenti. Egli subisce.

BIBLIOGRAFIA

Brisset C, Dolto C, Poussin G: Pour o contro la garde alternée? Mordicus, 2010.

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