L’ESPERIENZA FRANCESE – II

dolto

Nel post precedente abbiamo riportato il punto di vista del Prof. Gérard Poussin, uno dei propugnatori dell’affido condiviso prima del 2002, che però adesso, a distanza di alcuni anni dall’entrata in vigore di quella legge si mostra critico verso quei provvedimenti.

Dallo stesso libro, Pour ou contre la garde alternée?, riportiamo il parere della D.ssa Catherine Dolto, pediatra, che scrive:

L’uguaglianza dei sessi e dei diritti non deve far confondere tra padre evmadre. Questo non è vero e mai lo sarà. D’altronde tutto ciò che il bambino nell’utero scambia con la madre è molto importante. Il rapporto sensuale, cioè la somma di messaggi sensoriali che riceviamo e scegliamo e quelli che associamo come indici di piacere/dispiacere, sicurezza/insicurezza, buono/cattivo, è molto importante. Il sensuale è costitutivo della nostra intelligenza, della nostra personalità, è il fondo affettivo sul quale si svilupperà la cognizione.
Questa inizia durante la vita prenatale e ha le sue radici in questa condivisione «indelebile» con la madre. Molti dei legami si tessono abbastanza presto tra la madre e il bambino. Essi non possono essere gli stessi con il padre, anche se la sua presenza è, durante la vita prenatale, essenziale.

Se la madre non è del tutto «disfunzionale», è più sicuro per il bambino essere in residenza principale presso di lei fino ai 6 annni di età, e vedendo anche il più possibile suo padre. Se vive in un unico luogo, ci sono meno rischi di fratture che metterebbero la sua identità a dura prova.

BIBLIOGRAFIA

Brisset C, Dolto C, Poussin G: Pour o contro la garde alternée? Mordicus, 2010.

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